"Pizzica pizzica" è il titolo del primo album prodotto dai fratelli Alessandro, Carlo e Luca Rizzello, come progetto "Ballati Tutti Quanti".
Come tutto il repertorio del gruppo, anche quello inciso in questo disco è ripreso direttamente dalla memoria della loro nonna Pippina Guida e delle loro zie. A dimostrare il simbolico filo che lega le generazioni, il gruppo ad inizio disco, mette degli stornelli cantati dalla nonna con l'accompagnamento di una semplicissima chitarra.
Tutto il cd è pervaso dalla medesima semplicità, forse anscosta da una rabbia adolescenziale mal celata.
la seconda traccia è "Lu core meu", una pizzica ugentina, diventata ormai uno standard a cui i suonatori possono mettere strofe a piacimento. La versione di questo disco è accompagnata solo da una coppia di tamburelli e da un duo di chitarre, facendo sentire la mancanza del violino.
Una dimostrazione dell'importanza del violino si può avere in "De sira", una delle più conosciute pizziche del Salento, che all'epoca della pubblicazione del cd (1998) aveva conosciuto ancora pochissime versioni (che io sappia solo quella del Canzoniere Grecanico Salentino in "Canti di Terra d'Otranto e della Grecia salentina", album del 1977).
A quel periodo fanno chiaramente riferimento altri brani del cd, in primis "Lu rusciu de lu mare", che viene eseguita completamente lenta ed in maggiore.
Anche "Moretto" probabilmente ha le medesime fonti, facendo di questo cd uno dei più importanti nella documentazione dell'importanza delle fonti storiche del folklore salentino.
Curioso è anche il brano di chiusura, che sulla melodia spesso conosciuta come "T'amai" (raccolta da Ernesto De Martino a Matino tra il 1959 e il 1960) rielabora delle strofe che comunemente si sentono cantate dagli Ucci di Cutrofiano nelle registrazioni di Luigi Chiriatti poi pubblicate in "Bonasera a quista casa" delle Edizioni Aramirè.
Il cd è acquistabile da www.ballatituttiquanti.com, sito ufficiale del bel progetto con sede a Spongano.