Ninnamorella

"Ninnamorella" è il nome del primo lavoro da solista di Anna Cinzia Villani, edito dall'Animamundi dopo circa vent'anni di frequentazione del mondo popolare, prima a livello di "riproposta" poi prevalentemente tramite il contatto con i cantori anziani ancora attivi.
Il cd mostra bene la poliedricità della cantante salentina, che indifferentemente si lascia accompagnare da musicisti legati alla tradizione (Giovanni Amati, Anna Maria Bagorda) e da musicisti di altra formazione, specialmente jazz, come Valerio Daniele o Vito De Lorenzi.
Il cd si apre con dei frammenti di canti popolari accompagnati dalla formazione moderna, in maniera molto eterea, quasi a tradurre la lentezza setreta della tradizione nella modernità.
Quando si iniziano a sentire gli strumenti tradizionali si ascolta Anna Cinzia Villani che, accompagnandosi con l'organetto, interpreta "La tabaccara", in una versione alternativa a quella degli Ucci, raccolta da Brizio Montinaro e digitalizzata dagli Aramirè sia in "Musiche e canti popolari del Salento" che nel monografico "Bonasera a quista casa".
La prima pizzica pizzica del cd è sullo stile di quella di Sannicola, è interpretata a botta (voce e tamburo), qui la Villani è coadiuvata da Giovanni Amati). Quando il canto si tace entra l'armonica di Alfredo Barone, che esegue un vecchio stile contadino, lontano dalle terzine alla Umberto Panico.
Andando avanti si trova "'Ntunucciu", che la Villani interpreta con il gruppo moderno, dandogli una forte modernità che la urbanizza.
Interessante è "La cupacupa", brano che la Villani interpreta insieme a Anna Maria Bagorda all'organetto, Giovanni Amati alla cupacupa e Maria Mazzotta alla voce. Il brano è un canto di lavoro, ma non ha la violenza di molti canti di lotta, bensì una grande ironia e si direbbe perfino una certa tenerezza.
Interessanti sono poi sia la "Pizzica pizzica di Nardò" che gli "Storneli". Il primo brano è una pizzica con la quale si omaggia la tamburellista di Luigi Stifani Salvatora Marzo, nonché l'organettista Luigi Zizzari, entrambi immortalati da Ernesto Dew Martino nelle registrazioni audio legate al suo saggio "La terra del rimorso", edito per Il saggiatore nel 1961.
Gli "Stornelli" potrebbero essere presentati come un'anticipazione di quello che sarà il secondo disco della Villani, il recentissimo "Fimmana, mare e focu". Il brano infatti è una satira feroce sulla psicologia maschile.
Per chi volesse documentarsi maggiormente su questo disco potrebbe andare su www.annacinziavillani.it e, per acquistarlo, su www.suonidalmondo.com.