Le edizioni Aramirè nascono con il gruppo omonimo nel 1996.
L'attività della casa editrice inizia difatti nel 1998 con la pubblicazione del libro "Opillopillopì opillopillopà", nel quale Luigi Chiriatti ripercorre in maniera personale la storia del suo legame con la musica tradizionale a partire dal Canzoniere Grecanico Salentino, passando per il Canzoniere di Terra d'Otranto.
In allegato c'era il primo album del gruppo, nove brani della tradizione.
L'editore, con cui per anni continueranno a collaborare alcune delle personalità di maggiore spessore del movimento di recupero della tradizione salentina, da Sergio Torsello a Vincenzo Santoro, si occuperà, nei suoi undici anni di attività, di dare un ampio ventaglio di possibilità di riscoperta della vera cultura popolare salentina.
Le edizioni Aramirè sono importanti perché digitalizzano una parte dell'archivio di Luigi Chiriatti, che nei primi anni farà attivamente parte del gruppo.
Da questo fondo vengono libri cd come "Io al santo ci credo" (su Luigi Stifani), "Bonasera a quista casa" (dedicato agli Ucci di Cutrofiano, Antonio Bandello e Antonio Aloisi), "Canto d'amore" (dedicato alla tradizione grika).
Negli ultimi anni, dal 2002 in poi, il gruppo amplia il materiale pubblicato. Si digitalizzano due ricerche storiche: i vinili di Brizio Montinaro "Musiche e canti popolari del Salento" (pubblicando anche le registrazioni rimaste fuori in un terzo volume) e le ricerche di Giovanna Marini.
Importante è anche il contributo dato al recupero della memoria extramusicale, con libri come "La scherma salentina a memoria d'uomo" di Davide Monaco o "La memoria che resta".
Per la cronaca le Edizioni Aramirè hanno cessato l'attività nel 2007 con il gruppo a cui facevano capo.
In radio suonano:
"Opillopillopì opillopillopà" (1998); "Sud est" (2001) e "Mazzate pesanti" (2004).
Il sito dell'editore è www.aramire.it.