"Taranteria" è l'album che Mario Salvi ha dedicato alla tarantella nelle sue varie forme.
Nel disco, con proverbiale senso di filologia e di equità, si interpretano quattordici brani tra tradizionali e d'autore.
I brani d'autore spesso amano allontanarsi armonicamente daagli schemi tradizionali, si pensi a "Tarantelitsa" o alla "Taranta rock". Altre volte, come in "Tarantella distratta", si limitano ad essere varianti di stilemi tradizionali, magari profondamente arricchiti dal punto di vista armonico.
Tramite i brani tradizionali si fa un viaggio che tocca le principali varianti della tarantella coltivate nel Centro e nel Sud Italia.
Il primo esempio tradizionale è un'interessante pizzica in fa di modello salentino (leccese per la precisione), che in molte sue movenze e giri ricorda la tipica "Tarantata" o "indiavolata" di Luigi Stifani.
Troviamo anche un'interessante "Tarantella napoletana", una bella melodia in minore che sicuramente la grande bravura di Salvi fa riscoprire senza più preconcetti.
L'organetto di Mario Salvi spesso suona con una terza voce chiusa, si apre molto per la "Tarantella riggitana", tarantella calabrese in sol particolarmente festosa.
Bello anche il viaggio che si fa tra le varie tecniche di tamburello, che dimostra come sotto la denominazione generica di "Tarantella" si nascondano molte cose spesso anche molto diverse.
Manca un esempio tradizionale di tarantella siciliana, ma ve ne è uno misto tra la tradizione e la creatività del musicista romano.
Curiosa è la filastrocca "'U bbon campari", breve intermezzo parlato prima dell'ultima traccia.
Per conoscere meglio questo cd si può andare sul sito di Mario Salvi www.mariosalvi.it.