Dario Muci è un musicista, cantore e ricercatore salentino nato a Nardò.
Inizia ad eseguire musica popolare nel 1997, prendendo direttamente i canti dagli anziani, soprattutto dalle Sorelle Gaballo, Luigi Stifani e gli Ucci.
Il suo primo progetto personale è "Nauna", cd dei "Dakkamè", autoprodotto nel 2000.
Vengono poi le collaborazioni con l'Uccio Aloisi Gruppu ("Robba de smuju tour", poi "Mara l'acqua"), Officina Zoè ("Il miracolo" e "Crita").
Con il gruppo salentino partecipa anche a "L'ora di tutti" e "Le bende del giaguaro", che gli permettono di fare esperienza anche nel campo della musica per teatro e cinema.
Nel 2007 esce "Mandatari", primo album a suo nome prodotto dall'Anima mundi" di Otranto.
L'album è figlio delle sue collaborazioni con il mondo del jazz salentino ed internazionale, difatti, a parte tre brani più o meno fedeli agli stilemi della tradizione, presenta il repertorio salentino in una chiave fortemente contemporanea.
Più essenziale è l'album successivo, prodotto in sinergia dall'Anima mundi e dalla Kurumuny di Luigi Chiriatti. Il disco, dal titolo "Sulu" presenta un itinerario molto interessante nella musica d'autore e di protesta composta su canoni di tradizione popolare, facendo omaggi a cantori come Otello Profazio e Rosa Balistreri.
In questa occasione il musicista salentino si presenta anche come autore di brani, dimostrando come esista una musica di confine tra cantautorato e folklore.
Ora il musicista pubblica un album di omaggio agli Ucci e al repertorio "da barbiere" intitolato "Rutulì. Barberia e canti del Salento" per l'editore Lupo.
Non si può tascurare neanche il lavoro di ricercatore di Muci, che lo vede tra i più impegnati nella rivalutazione e nella salvaguardia del repertorio polivocale salentino, con numerosi stage di canto in giro per l'Italia e soprattutto con la pubblicazione del discolibro "Sorelle Gaballo canti polivocali di Nardò e Arneo" edito per Kurumuny.
Il suo sito ufficiale è www.dariomuci.net.