Il mandolino si divide in due varianti principali per quanto riguarda la musica popolare italiana: il mandolino napoletano (quello utilizzato nel centro-Sud) e quello brianzolo, che come dice il nome è connotato con la Lombardia, e si pensa sia anche più antico.
Il mandolino è uno strumento della famiglia dei plettri, difatti per avere il suono inconfondibile è necessario suonare con questo accessorio, equivalente alle unghie del chitarrista.
Lo strumento fa parte di una famiglia ampia, che in Italia è anche costituita da mandola, mandola tenore, mandoloncello e mandolone.
Mentre nella tecnica napoletana conta molto il tremolo e la precisione nell'emissione delle note, se si ascolta molta musica salentina per mandolino (in realtà sempre meno eseguita data la scarsità di suonatori di questo strumento nella scena dell'attuale riproposta) si nota che si tende ad utilizzare il bicordo ed anche lo strumento leggermente scordato.
Oggi è in disuso, dato che non esiste più la tradizione della Barbieria, il conservatorio popolare di musica, dove ad orecchio si imparava a suonare la chitarra, il violino ed il mandolino.
Le tecniche moderne per mandolino, oltre a portare una standardizzazione su stili napoletani, tendono a imitare le sonorità mediterranee e profonde dell'Oud arabo.
Discorso a parte va fatto per l'approccio di musicisti non salentini, soprattutto Silvio Trotta, che, mantenendo la tecnica napoletana, suona completamente all'italiana, semmai contaminando con influenze irlandesi.
Sono pochi i gruppi moderni che utilizzano ampiamente il mandolino ed il violino, con tecniche variabili.
Tra questi ricordiamo: Officina Zoè (Salento), Musicanti del Piccolo Borgo (Molise). Sporadicamente è stato impiegato anche da gruppi come Canzoniere Grecanico Salentino ed Aramirè.
Il mandolino è molto importante in progetti particolari come "Donna de coppe" (Enza Pagliara), "La musica dai saloni" (libro + cd dell'editrice palermitana Nuova Ipsa, di studio e ricognizione dell'attuale salute del repertorio da Barbieria siciliana).
Oggi, specialmente nel Salento, il ruolo che fu del mandolino o del violino è spessissimo ricoperto dai flauti dolci, traversi e, più raramente dall'ottavino.
Chi volesse conoscere il mandolino dal punto di vista tecnico e didattico è invitato ad andare su www.federmandolino.it.