"H2941 - allegro" è il titolo del primo cd dei Taranta Minor.
Il gruppo, che comprende alcuni tra i più affermati musicisti salentini, reinterpreta alcuni tra i maggiori classici della tradizione salentina.
Pur non tralasciando di reinterpretare i brani in maniera personale, il gruppo non è preso da quella tendenza all'erezione di una barriera tra il passato e l'attuale reinterpretazione. Né però è tentato dall'altra tendenza ora predominante nel Salento dell'imitazione pedissequa, anche negli errori o negli aspetti non riproponibili, delle fonti.
La formazione, molto incentrata sulle corde in quanto composta da due chitarre, un basso e i tamburelli, dà ai brani una grande leggerezza.
Il repertorio che il gruppo reinterpreta è molto conosciuto, ma vi sono sempre delle sorprese, soprattutto dal punto di vista delle strofe, nonché della scansione ritmica della melodia, che, soprattutto nelle pizziche, è caratterizzata da sfasature e pause fuori dallo standard.
Il cd si apre con una "Quantave", caratterizzata dagli inconfondibili tremuli sulla terzina delle chitarre.
Si può dire che il ritmo sia tenuto convenzionalmente solo dalle percussioni, difatti le suonano solo nel loro registro più alto, nemmeno la presenza del basso minimizza la sensazione di sconcerto che questo potrebbe dare a qualcuno.
Particolare è anche "Fimmene fimmene", dove si utilizza un particolare "basso ostinato" sul la, ammortizzato dalla presenza dell'accordo di si settima alternato, nonché un inusitato (ma tradizionalissimo) intervallo di quarta aumentata durante la scala del canto.
Da notare la naturalezza con cui i leggeri controcanti che si fanno le voci si insinuano, non con la pretesa di imitare gli anziani, piuttosto con l'ambizione di dare un futuro alla musica salentina che le permetta di rimanere se stessa rendendosi però autonoma dalla versione veramente tradizionale e contadina.
Particdolare anche la "Zumpa ninella" che, oltre alle progessioni alla Nino Rota che intervallano le strofe, porta versi tradizionali (ma nuovi) al canzoniere salentino.
Le fonti, come nella migliore tradizione dei gruppi di prima e seconda generazione (Canzoniere Grecanico Salentino, Officina Zoè o Alla Bua) vengono rispettate ma rielaborate e mischiate liberamente, come sarebbe giusto e doveroso dimostrando fedeltà alla tradizione del canto spontaneo.
Fra le pizziche molto forte è l'ascolto di "Allu sciardinu", fatta ad una velcoità leggermente più lenta del normale, scelta che porta ad un rapporto particolare col brano.
Per conoscere meglio il cd ed il gruppo si rimanda al sito ufficiale della band all'indirizzo www.tarantaminor.it, da cui si accede facilmente a vari links sul gruppo.