Canzuni... alla diversa

"Canzuni... alla diversa" è il primo lavoro del gruppo salentino degli Agapò.
Non è un disco caratterizzato da un repertorio particolarmente sconosciuto, è anzi una bella collezione di alcuni tra i classici della tradizione salentina, rivissuti dal gruppo con sensibilità moderna ma senza la voglia di stravolgere.
La canzone che dà il titolo al cd in verità è un brano abbastanza dimenticato dai gruppi di nuova generazione, difatti se ne trovava traccia solo nello storico ed ormai introvabile primo cd degli Alla Bua dal titolo "Stella lucente".
Nella versione degli Agapò contano molto i flauti di Alberto Cazzato, che insieme alla fisarmonica di Vito Vitali sono i protagonisti che si intercalano alle strofe.
Interessante nel gruppo è una ricerca espressiva che va nella direzione di trovare un canto attuale alla musica tradizionale salentina, rifuggendo il calco degli anziani.
Particolare è anche "Camina ciucciu", valzerino che finora avevano inciso solo il Canzoniere Grecanico Salentino (in vari dischi) e gli Officina Zoè nel loro "Crita" del 2004 (Polosud).
La versione degli Agapò, più vicina a quella degli Zoè, è dolce e rifugge da qualunque forma di teatralità.
C'è anche spazio per "Tuppe tuppe", ripresa dal repertorio degli Ucci, che cantata da una donna è forse un po' fuori luogo, ma è comunque bella.
Si trova, e questo è un classico della nuova ondata salentina, la "Pizzica di San Vito", il cui testo è forse troppo ritoccato, qui si è caduti nella tentazione di stravolgere pur di non imitare.
Particolare è la "Pizzica di San Rocco", basata su un interessante giro di cinque accordi che oltre alla tonica, alla dominante e alla sottodominante utilizza anche la sottotonica e la relativa.
Il cd comunque rappresenta una via di sviluppo interessante per la musica salentina, lontana dalla disonestà.